Ma come? Proprio io che ripeto in continuazione che tutti, ma proprio tutti, possono fare marketing (a costo quasi 0) ora ti vengo a dire che c’è un sacco di cose che devi sapere per fare marketing?

Si!

Ma la contraddizione è solo apparante.

Nel senso che anche senza conoscere queste cose puoi fare marketing, e puoi anche fare un marketing di successo perché il fattore C(ulo) esiste.

Detto questo ci sono delle cose che se tu sapessi… beh, potrebbero aiutarti a sveltire le procedure e accelerare l’arrivo dei risultati.

La maggior parte di queste competenze sono puramente tecniche e quindi acquisibili con tutorial e corsi.

Altre afferiscono al mondo della cultura, nel senso più ampio del termine, e qui la questione si fa un po’ più spinosa.

Informatica

Google

Allora, qui la cosa è semplice, devi conoscere come funziona Google… non intendo che devi diventare il massimo esperto mondiale degli algoritmi del motore di ricerca.

Ma sicuramente devi avere un’idea di massima di cosa gli piace e cosa meno.

Devo avere un’infarinatura di SEO, e puoi iniziare a fartela leggendo l’articolo “SEO per newbie”.

Social

Come abbiamo già avuto modo di dire in passato: non è obbligatorio essere sui social, tantomeno su tutti i social.

Detto questo, per fare una scelta devi conoscere.

Quindi devi farti una cultura di quello che succede sui vari social, su qual è il target di riferimento di ciascuno di essi.

E ancora, devi capire se gli utenti di quel determinato social sono le persone a cui tu vuoi parlare.

Inoltre devi capire quale sia il linguaggio specifico, le regole di funzionamento e di sviluppo di quel social.

Per farti un’idea, ecco la lista dei social più utilizzati al mondo con il numero di utenti attivi:

  1. Facebook — 3.05 miliardi
  2. YouTube — 2.49 miliardi
  3. Instagram — 2.04 miliardi
  4. TikTok — 1.22 miliardi
  5. Snapchat — 750 milioni
  6. Kuaishou — 673 milioni
  7. X (ex-Twitter) — 550 milioni
  8. Pinterest — 465 milioni
  9. Reddit — 430 milioni
  10. LinkedIn — 424 milioni
  11. Quora — 300 milioni
  12. Discord — 154 milioni
  13. Twitch — 140 milioni
  14. Tumblr — 135 milioni
  15. Threads by Instagram — 100 milioni
  16. Mastodon — 1.7 milioni

Come puoi intuire… c’è da fare delle scelte…

WordPress

Ok, non sono stato precisissimo nel titolo del paragrafo.

Sto parlando di web design e programmazione di siti.

Attenzione!!! Anche in questo caso non è necessario che tu ti faccia la cultura di un hacker.

Conoscere WordPress o un altro CMS (Content management system) è già più che sufficiente.

Questo per non dipendere totalmente da qualcuno di esterno per ogni più piccola modifica del sito.

Devo inoltre dirti, da utente di questo tipo di programmi, che si sono enormemente semplificati nel corso del tempo e oggi sono semplici di imparare e da utilizzare.

Mailing

Anche in questo caso il titolo è generico.

Devi avere un’idea di massima di come si utilizza un sistema di mail marketing, ce ne sono di diversi, e anche della parte normativa rispetto all’invio massimo di mail.

Il GDPR è una giungla che ha richiesto a specialisti, soprattutto avvocati, di approfondire tematiche e trovare soluzioni a problemi che prima non esistevano neanche.

Quindi, anche in questo caso, devi saperne qualcosa… non puoi sapere tutto.

Ma conoscere Mailchimp o analoghi potrebbe essere una buona idea.

Linguistica

Scrittura per il web

Ci sono delle regole da seguire quando si scrive per il web.

Regole diverse per i blog, per i testi del sito o per i testi sui social.

Avere un minimo di contezza rispetto a queste regole ti garantirà una maggiore leggibilità dei tuoi testi.

Grammatica e analisi logica

Ti sembra ovvio???

Beh, rileggi qualche articolo di un blog a caso (purtroppo anche questo) è troverai errori grammaticali, di battitura, di sintassi e anche di utilizzo delle parole.

Ripeto, neanche io sono esente da questo problema ma ci sono siti o post che non permetterebbero di accedere all’esame di terza media.

Se non sai come scrivere qualcosa, fatti aiutare.

Esistono tante maestre e maestri elementari in pensione che adorerebbero insegnarti un po’ di grammatica.

Non sto scherzando, ne conosco alcuni che ho utilizzato per anni, quando lavoravo nell’editoria, per fare correzione bozze.

Linguaggio dell’influenza e della persuasione

Qua entriamo più nel tecnico, e stiamo parlando di uno specifico linguaggio.

O meglio ancora, di uno specifico utilizzo del linguaggio.

Tecnicamente prende punto dal linguaggio che utilizzava Milton Erikson in terapia.

In Programmazione Neuro-Linguistica si chiama infatti Milton Model©.

In parole semplici, si tratta di usare il linguaggio come una serie di scatole vuote dove chi ascolta mette il suo significato.

Essendo il significato suo, l’ascoltatore/lettore non potrà che essere d’accordo con quello che ascolta/legge.

Per esempio io posso dire: «Fatti aiutare da un marketing coach per migliorare il tuo fatturato e il numero di accessi nel tuo negozio».

E in questo modo sto parlando solo a chi ha un negozio ed è interessato ad aumentare il numero di accessi e il fatturato.

Cosa che sto, implicitamente, promettendo e quindi rischio di creare aspettative che posso non essere in grado di mantenere.

Se invece io scrivessi: «Grazie all’intervento di un marketing coach potrai indirizzare i tuoi risultati verso ciò che desideri e meriti per la tua attività»

  • Intervento: non specifico di cosa stiamo parlando
  • Indirizzare i tuoi risultati: non sto promettendo risultati specifici ne in termini numerici ne in termini di cosa vuoi ottenere
  • Ciò che desideri e meriti: chiunque vuole ottenere ciò che desidera e spera di avere ciò che merita.
  • La tua attività: non specifico e quindi non precludo alcun tipo di potenziale cliente.

Ricalco, sistemi rappresentazionali, metaprogrammi

Siamo sempre nell’ambito della PNL (Programmazione Neuro-Linguistica) che ci regala strumenti davvero straordinari per il marketing.

Dei sistemi rapprensentazionali ti ho parlato qui: “Chi ha occhi per toccare ascolti”.

Per farti un breve riassunto: utilizza, quando parli/scrivi per un gruppo di persone, riferimenti a tutti i sensi perché tutti noi e ciascuno di noi ha delle preferenze in tal senso.

Quindi se li uso tutti metto chiunque a proprio agio.

Dei Meta Programmi ti ho parlato qui: “Pain & Gain”.

Foto, audio e video

Fotografia

Qui il mio amico “Sandro Iovine di FPschool potrebbe tornarti utile.

La capacità di riconoscere una foto efficace e bella da una brutta e/o inefficace è fondamentale quando si parla di comunicazione sul web e non solo.

Avere idea di come si scatta una foto decente dei tuoi nuovi biglietti da visita o di un nuovo collaboratore potrebbe evitarti di dover chiamare un fotografo professionista ogni 15 giorni…

Con questo ti sto dicendo di non usare un fotografo professionista?

Assolutamente no!

Ci sono però occasioni in cui il gioco non vale la candela.

Ripresa video e audio

Anche in questo caso, non ti sto dicendo che devi avere le competenze di un videomaker professionista.

E neppure che devi investire migliaia di euro in microfoni ambientali e videocamere 4k.

Si tratta di avere una cultura di base su che tipo di inquadratura funziona e quale no.

E poi di ascoltare l’audio che esce dai nostri video e capire se sia ascoltabile o meno.

Tutti i programmi di video editing hanno la possibilità di porre qualche rimedio a eventuali problemi di ripresa… Certamente non fanno miracoli.

Luci

Nell’articolo “Strumenti utili per il marketing” ho già toccato parte di questi argomenti, compresa la parte delle luci.

In quell’articolo ti proponevo uno schema base per una buona illuminazione di un soggetto parlante:

Questo schema resta valido, è proprio lo standard di ripresa da cui partire, nel caso, per personalizzare un po’ le cose.

Anche in questo ambito, tieni le cose semplici e cerca di avere delle competenze che ti permettano di fare bella figura… non di vincere un Oscar.

Montaggio e video editing

Sempre in “Strumenti utili per il marketing” ho fatto riferimento ai software che io utilizzo per il montaggio e il video editing.

Ribadisco che Canva può essere l’unico strumento che ti serva (oltre a Caption o analogo per i sottotitoli).

Una volta imparato a usarlo bene, e ci vuole poco, si può fare la maggior parte delle cose che ti possano venire in mente.

Varie ed eventuali

Veniamo ora a quelle competenze che non sono indispensabili, ma neanche così importanti ma che possono fare la differenza.

Scelta della musica

Una buona cultura musicale, che vada oltre le dieci canzoni più ascoltate su Spotify nell’ultima settimana, può aiutarti a scegliere della musica per i tuoi video che ti rappresenti e che stupisca.

Ci sono pubblicità che sono passate alla “storia” proprio per le loro colonne sonore.

Comunicazione visiva

Tanto, tanto tempo fa, agli esordi di questo blog, ho scritto di comunicazione visiva, scelta dei colori e grafica.

Per esempio in “Dove casca l’occhio”.

Ti consiglio, se vuoi iniziare a farti un’idea, di tornare a quegli articoli…

Ma davvero mi serve tutto questo?

Vuoi una risposta onesta o vuoi una risposta gentile?

Risposta gentile

No! Non è necessario che tu sappia tutto questo per fare marketing.

Molti fanno comunicazione, anche a titolo professionale, non avendo nessuna idea di alcuni degli argomenti che ti ho riportato qua sopra.

Fanno buona comunicazione? No comment!

Fanno gli interessi dei loro clienti? No comment!

Resta il fatto che comunque lavorano e vengono pagati.

Risposta onesta

Si!

Corollario alla risposta onesta

Il titolo di questo articolo è “Le cose (che dovresti conoscere) per fare marketing (bene

E io mi sono ripromesso e ho implicitamente promesso a chiunque legga questo blog di dire la verità.

Quindi eccoti la brutale verità:

Tutto quello che non sai tu dovrai essere disposto a chiederlo ad altri, che si faranno pagare.

Quindi… Buono studio!

Gualtiero Tronconi