Quante volte ti è capitato di spiegare un progetto con passione e di vedere dall’altra parte… uno sguardo perso, o come dico io “lo sguardo della mucca che guarda passare il treno”?
O di inviare una mail chiarissima (secondo te) e ricevere risposte fuori tema?
Non sei tu a essere poco interessante. È la tua comunicazione che non sta passando nel modo giusto.
Ma ci sono anche delle buone notizie, te ne parlo alla fine…
1. Usare troppi tecnicismi
Il gergo tecnico dà l’illusione di essere più credibili, ma in realtà crea distanza.
Uno studio di Harvard Business Review mostra che il linguaggio semplice aumenta la fiducia del pubblico.
Sbagliato: “Applichiamo strategie omnichannel di customer centricity.”
Giusto: “Aiutiamo i clienti a trovare i tuoi prodotti online e in negozio con la stessa facilità.”
Cosa fare: prova a spiegare il tuo lavoro come se lo raccontassi a un amico che non conosce il tuo settore.
2. Parlare solo di sé
Se usi continuamente “io, io, io”, rischi di annoiare. Le persone vogliono sapere cosa c’è dentro per loro.
Sbagliato: “Sono un consulente con 10 anni di esperienza.”
Giusto: “Aiuto i professionisti a trovare clienti online senza perdere tempo in strategie complesse.”
Cosa fare: usa più spesso “tu” nei tuoi contenuti e discorsi.
3. Non ascoltare davvero
La comunicazione efficace è un dialogo, non un monologo.
Uno studio di Psychology Today evidenzia che l’ascolto attivo aumenta la percezione di empatia e competenza.
Sbagliato: interrompere il cliente a metà frase.
Giusto: prendere appunti, riformulare ciò che ha detto (“Se ho capito bene, per te è importante che…”).
4. Dare troppe informazioni tutte insieme
Spiegare troppo confonde. Il cervello ricorda meglio le informazioni a gruppi di 3.
Meglio 3 messaggi chiari che 30 dettagli irrilevanti.
Sbagliato: presentazione di 25 slide piene di testo.
Giusto: 3 slide con un messaggio chiave ciascuna.
5. Ignorare il linguaggio del corpo
Il 55% della comunicazione passa dal non verbale (fonte: Mehrabian, UCLA).
Se dici “sono sicuro” ma tieni le braccia incrociate e guardi altrove, il messaggio non arriva.
Cosa fare: mantieni il contatto visivo, annuisci, usa gesti semplici che rafforzano le parole.
6. Non adattarsi al contesto
Ogni situazione richiede un registro diverso. Parlare come in una conferenza TED durante un caffè con un cliente è fuori luogo.
Al contrario, essere troppo informali in una presentazione ufficiale può sembrare poco professionale.
Cosa fare: chiediti sempre: “Chi ho davanti? In che contesto siamo?”
7. Non avere un obiettivo chiaro
Se non sai cosa vuoi ottenere dalla conversazione, rischi di divagare.
Un messaggio efficace ha sempre un obiettivo: informare, convincere, ispirare, proporre.
Sbagliato: finire una riunione senza decisioni concrete.
Giusto: chiudere con: “Allora il prossimo passo è X entro venerdì”.
Le buone notizie
Comunicare non è un dono per pochi, ma un’abilità che si può imparare.
Se eviti questi 7 errori, le tue parole inizieranno a pesare di più e a farti capire meglio.
La chiarezza non è noiosa: è la forma più potente di rispetto verso chi ti ascolta. E spesso è la differenza tra una conversazione dimenticata e una collaborazione che nasce.
La buona notizia, sei sempre in tempo per imparare a comunicare in maniera più efficace.
Gualtiero Tronconi