Nella mia esperienza di grafico e consulente marketing mi è successo molte volte di essere contattato per creare un logo e, giunti al momento di scegliere il colore le due risposte che più spesso mi sono sentito dare sono:

  • ma sì… un colore vale l’altro…
  • facciamolo (colore a caso) tutti i miei competitor usano quel colore…

Ora mi piacerebbe fare un po’ di chiarezza su questa cosa.

Un colore non vale l’altro, anzi…

Le persone si fanno un’idea di una persona o di un prodotto nei primi 90 secondi di interazione. Circa il 62/90% della valutazione è basata solo sui colori.

Quindi il colore preponderante del nostro marchio, della nostra divisa, della nostra insegna, del nostro biglietto da visita sarà ancora più importante della perizia specifica che abbiamo nel nostro mestiere, almeno per la prima, istintiva, valutazione di un nostro potenziale cliente.

Un colore per ogni target

Ci sono tantissimi studi, alle volte contraddittori tra loro, sulle differenze generali di gusto in base ai generi.

Possiamo dire, per riassumere e prendendo per buoni i risultati condivisi dal più delle ricerche che:

  • le donne: preferiscono colori morbidi; preferiscono tinte piatte; la maggior parte amano il blu, il viola e il verde; alla maggior parte non piace l’arancione, il marrone e il grigio;
  • gli uomini: preferiscono i colori brillanti; preferiscono le sfumature; la maggior parte amano il blu, il verde e il nero; alla maggior parte non piace l’arancione, il marrone e il viola.

Altra differenza fondamentale riguarda il “vocabolario dei colori” dei due generi, le donne hanno decisamente più dimestichezza con le diverse gradazioni di colore e riescono a dare loro un nome, quindi riconoscerle.

Gli uomini sono un po’ “più semplici” e riconoscono i colori per macro-distinzioni.

Se vogliamo invece fare una distinzione per età possono tornaci utili i dati dello studio di Joe Hallock secondo cui i colori preferiti sono:

  • tra i 01 e 18 anni: blu, verde e a seguire rosso, arancio e grigio
  • tra i 19 e 24 anni: blu e a seguire verde, viola, rosso, nero e marrone
  • tra i 25 e i 35 anni: blu e a seguire verde, viola, arancio, rosso, nero e marrone
  • tra i 36 e i 50 anni: blu e a seguire viola, verde, giallo, nero e rosso
  • tra i 50 e i 69 anni: blu e a seguire viola, giallo, arancio, rosso, grigio e nero
  • oltre i 70 anni: blu e, in percentuale minore, bianco

Ma gli altri usano il pervinca…

Facendo riferimento alla seconda risposta che più spesso mi è stata data parlando di colori bisogna muoversi come camminando sulle uova.

Ogni colore richiama alla mente una serie di sensazioni, fino ad arrivare a propri casi di sinestesia, per ipersemplificare, in cui diversi sensi si mischiano e si confondo: un colore fresco…

Quindi partiamo dall’analisi dei principali colori così da capire perché altri li abbiano usati.

  • Giallo: sicurezza, entusiasmo, ottimismo e allegria
  • Rosa: romanticismo, fascino, dolcezza e femminilità (fanciullesca)
  • Blu: fiducia, serenità, onestà e solidità
  • Verde: crescita, speranza, equilibrio, benessere e naturalità
  • Oro: eleganza, prestigio, ricchezza e esclusività
  • Arancione: energia, divertimento, azione e sfrontatezza
  • Marrone: sicurezza, serietà, tradizione e familiarità
  • Nero: serietà, eleganza, mistero e lusso
  • Rosso: forza, passione, potere ed erotismo
  • Viola: regalità, magia, mistero e spiritualità

Ovviamente, anche in questo caso stiamo semplificando, ogni sfumatura di ogni colore più evocare sensazioni diverse e più o meno intense.

Per intenderci, e per sperimentare tu stesso, questo colore:

crea sensazioni diverse da questo:

e potremmo, soprattutto se siamo uomini, considerarli entrambi blu.

A questo punto possiamo capire perché molti brand del settore medicale abbiano scelto come colori principali il blu o il verde.

Molte banche usano il blu mentre alcune case automobilistiche prediligo il rosso o il nero/grigio, attitudine sportivo/passionale o lusso.

Nel tuo caso specifico tieni a mente una cosa quando chiamerai un mio collega la prossima volta a crearti un logo… voglio sfruttare l’effetto di assimilazione a un certo mercato o voglio distinguermi con un’idea, e un brand, disrupting.

Tutta una questione di scelte

Insomma, tutto si riduce a una serie di domande che devi farti e risposte che devi sapere.

Prima fra tutte: «Qual è il tuo cliente ideale?».

Traduco per rendere più digeribile la cosa, a che tipo di persone ti vuoi rivolgere: uomo/donna, fascia di età, abitudini, ceto e via così.

Quanto più sarai specifico, tanto più sarà efficace il tuo brand, senza dimenticare che il colore, per quanto fondamentale, è solo una parte della tua “immagine”, altri aspetti li approfondiremo nei prossimi articoli.

Per ora ricordati che un colore vale l’altro è vero solo se il tuo prodotto/servizio non vale nulla…

Gualtiero Tronconi