Se il tuo messaggio sembra non funzionare, se i post non ricevono interazioni, se le mail restano aperte a metà… forse non è un problema di strumenti e non è neanche un problema di quello che dici. Il problema è a chi parli.

Parlare a tutti è come parlare nel vuoto, abbiamo già toccato questo tema qui.

Il falso mito del “più pubblico, più clienti”

Molti pensano: “Se mi rivolgo a più persone, avrò più possibilità di vendere”.

In realtà è il contrario: più sei generico, meno risulti rilevante.

“Se parli a tutti, nessuno si sentirà chiamato.”

Chi è davvero il tuo cliente ideale?

Non basta dire “donne tra i 30 e i 50 anni” o “chi ha bisogno di coaching”.

Serve una definizione molto più profonda:

  • Qual è il suo problema più urgente?
  • Che parole usa per descriverlo?
  • Che sogno ha, che frustrazione prova?
  • Che obiezioni fa?

Esempio pratico

Professionista 1: “Aiuto le persone a migliorare la propria comunicazione.”

Professionista 2: “Aiuto freelance che si sentono invisibili su LinkedIn a scrivere post più chiari e connettersi con i clienti giusti.”

Chi sceglieresti? Il secondo, ovviamente. Perché ti parla come se ti conoscesse.

Come definire il tuo pubblico in 4 passi

  1. Analizza i clienti migliori (quelli con cui hai lavorato bene)
  2. Intervista o ascolta → leggi commenti, recensioni, email
  3. Scegli un solo gruppo per iniziare (puoi sempre ampliare dopo)
  4. Scrivi per lui/lei ogni volta: tono, esempi, problemi reali

Cosa succede quando sbagli pubblico?

Succede che lavori con clienti che ti stressano, che contrattano ogni centesimo, che non apprezzano davvero il tuo valore.

Succede che sprechi tempo a creare contenuti che non interessano a nessuno. Che ti demoralizzi. Che pensi: “Forse non sono portato per il marketing”.

In realtà, spesso hai solo un problema di mira.

Esempio: Laura è una psicologa specializzata in gestione dello stress lavorativo.
Quando ha iniziato a comunicare, parlava a “chiunque stesse male al lavoro”. Nessuno interagiva.
Poi ha ristretto: si è rivolta solo a donne tra i 30 e i 45 anni in ambito sanitario.
I contenuti hanno iniziato a ricevere commenti. Le mail hanno ricevuto risposte. I clienti sono arrivati.

Il pubblico giusto ti aiuta anche a scegliere le parole giuste.

Parlare con chiarezza non è limitante. È liberatorio.

Perché ti conviene scegliere

  • La tua comunicazione sarà più chiara
  • Le persone si riconosceranno più facilmente
  • Parlare con chiarezza è il modo più veloce per attirare i clienti giusti

Fatti sempre la domanda…

Se ti sembra di fare marketing nel vuoto, fermati e chiediti: “Per chi sto scrivendo davvero?”

Quando rispondi bene a questa domanda, il resto diventa più facile: contenuti, sito, offerte, tutto si allinea.

Non cercare più pubblico. Cerca il tuo pubblico.

Gualtiero Tronconi